In vista della ripresa del campionato di Serie A ecco un’interessante ricerca sullo streaming del calcio di Namex. Si tratta del principale Internet Exchange Point dell’Italia centrale e meridionale. Che ha reso noti i risultati di un’indagine che mette in luce l’impatto sull’industria dei fornitori di servizi internet nazionali e le considerazioni degli operatori italiani. Di seguito illustriamo i risultati.

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L’aumento del traffico dello streming

Lo streaming del calcio nella ricerca Namex

La ricerca Namex sullo streaming del calcio mette a confronto i servizi Netflix, Disney+ o Amazon Prime con quello di Dazn. Nel primo caso si tratta di un servizio on-demand per il quale il contenuto viene preparato prima della trasmissione, pre-distribuito nella propria rete e richiesto non necessariamente nello stesso istante. Mentre  per DAZN tutti questi elementi rappresentano una grande sfida: la preparazione del contenuto avviene sul momento e la distribuzione “on air” contemporaneamente a migliaia di persone (in un breve istante di tempo).

Gli operatori di telecomunicazioni italiani stanno soffrendo in questo momento del cosiddetto “elephant effect” in relazione ai fruitori di tali contenuti. Ovvero la necessità di adeguare la propria infrastruttura di rete per far fronte all’impatto che un evento di questa portata sta comportando. Per garantire ai propri clienti un servizio di qualità.  L’indagine, realizzata su 70 operatori distribuiti sul territorio nazionale, ha insomma messo in luce criticità e punti salienti condivisi dai fornitori dei servizi internet. Alla luce della ripresa della trasmissione live del campionato calcistico di Serie A.

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L’aumento del traffico registrato dagli operatori

La situazione degli internet provider

Lo scorso anno la trasmissione live della Serie A di calcio da parte di DAZN ha rappresentato la caduta di una vera e propria “bomba” sull’infrastruttura internet italiana. Con lo streaming live in esclusiva della Serie A e della Champions League di Amazon Video, l’infrastruttura Internet ha comunque retto. Anche grazie alla pronta reazione di DAZN e degli ISP. Un finale per nulla scontato che ha avuto il merito di accelerare alcuni processi. Come quello di sdoganare come affidabile l’uso di Internet per la trasmissione di contenuti live su larga scala.

Ma come si presenta la situazione alla vigilia dell’inizio del nuovo campionato. E quali sono gli impatti sull’industria degli Internet Service Provider?  Stando all’indagine svolta da Namex, durante il 2021 oltre il 60% degli operatori italiani ha effettuato investimenti per far fronte agli aumenti di traffico causati dalle partite. Visto che l’aumento di traffico che si osserva durante i match di Serie A è diffuso su tutti gli operatori, pur con delle differenze importanti.

Da un lato infatti emergono gli operatori locali, attivi a livello provinciale o regionale, dove il 40% di loro segnala un raddoppio del traffico dovuto allo streaming di DAZN. I provider locali traggono beneficio soprattutto dal traffico che viene scambiato negli IXP, come Namex stesso. La presenza negli IXP diventa quindi necessaria per consentire agli utenti di poter fruire di uno streaming in alta qualità e senza fastidiosi ritardi causati da problemi di latenza.

Dall’altro lato, si è registrato un aumento significativo del traffico anche per i grandi operatori nazionali. Che hanno segnalato un aumento fino al 30% del traffico in corrispondenza dei match più importanti. In questo caso, accanto alla presenza nei principali IXP nazionali, la soluzione adottata per migliorare la distribuzione del contenuto sono le “DAZN edge”. Ovvero server di DAZN installati direttamente all’interno delle reti dei grandi operatori.

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Il valore riconosciuto dagli operatori al traffico via IXP

Le prossime tecnologie

Al di là dell’importante aumento del traffico, le criticità sono emerse soprattutto dalla complessità del processo di broadcasting in cui sono coinvolti diversi attori. Tra cui le Content Delivery Networks (CDN) e gli Internet Exchange Point (IXP), gli hub Internet dove i vari operatori si interconnettono tra loro per scambiare traffico. Un meccanismo dunque complesso, dove ogni ingranaggio necessita di essere perfettamente orchestrato per funzionare in armonia col resto del sistema.

Per il CTO di Namex Flavio Luciani “l’arrivo di DAZN nel mercato italiano ha certamente stimolato gli operatori ad accelerare gli investimenti per migliorare capacità e resilienza delle loro reti. Processo già iniziato nel 2020 per via dell’aumento del traffico portato da DAD e smart working. Da un punto di vista più strettamente tecnico, è tornato in auge il multicast, tecnologia che ormai sembrava abbandonata. E che invece risulta una soluzione valida per far fronte al repentino aumento di traffico causato dallo streaming delle partite.

Cosa ci si aspetta dunque per le prossime stagioni? Le tecnologie e modalità di distribuzione volte a ridurre il carico sulla rete (come il multicast) così come anche le evoluzioni delle tecniche di codifica, rappresenteranno uno dei driver per sostenere la presenza di più servizi live streaming. Servizi che saranno via via nel tempo distribuiti, sempre di più, con maggiore qualità e definizione. Contestualmente a questo, una migliore decentralizzazione del contenuto rappresenterà il prossimo obiettivo della rete. Per consentire una migliore esperienza agli utenti finali.

Il documento completo con i risultati dell’indagine di Namex è disponibile a questo link.

 

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