Gorillas, la start-up tedesca che è stata nominata Unicorno in pochissimi mesi dal lancio, con finanziamenti di circa 1,3 miliardi di euro, abbandona il nostro Paese. Il processo verrà effettuato gradualmente, a luglio ha avviato le pratiche di licenziamento di 540 dipendenti. Le cause sono dovute ad un mercato poco redditizio, il suo obiettivo è concentrarsi nei Paesi in cui è già esistente nel mercato, come: Germania (dove l’azienda è nata), Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti. 

Gorillas

Gli inizi di Gorillas

Gorillas nasce nel 2020 nel mezzo di una pandemia con l’idea di due imprenditori tedeschi, Kağan Sümer e Jörg Kattner. Si è estesa velocemente in più di 3 Paesi europei. L’obiettivo è quello di far arrivare nelle casa delle persone, in pochissimi minuti, la propria spesa, acquistata attraverso un’app. Purtroppo in Italia ha spopolato non troppo  allungo, per lo più nel periodo in cui ha aperto. Tanto che era un po’ che si vociferava che Gorillas stava iniziando a pensare di abbandonare l’Italia e in effetti a luglio ha avviato il licenziamento dei propri dipendenti. Per poi chiudere pian piano i magazzini dove conteneva i prodotti che poi venivano consegnati ai clienti. 

La crisi dei delivery 

Oltre a Gorillas, a passare un momento dicrisi nel sud d’Europa è Getir, azienda fondata in Turchia nel 2015. Non ha ancora preso le stesse decisioni di Gorillas, ma qualche mese fa ha dovuto affrontare un taglio dell’organico del 14% a livello mondiale. In Italia attualmente ha circa 1300 dipendenti, 800 solo a Milano. Le cause sono dettate dall’aumento dell’inflazione. 

Adesso non ci resta che scoprire se in Italia continuerà il quick commerce e potremmo ricevere la nostra spesa in pochissimi minuti a prezzi moderati. 

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