The State of European Tech: 2022 edition”, il nuovo rapporto di Atomico, mostra come il 2022 abbia rappresentato per l’industria tecnologica europea un anno senza precedenti. Infatti, gli investimenti del 2022 nel settore tech si chiuderanno intorno agli 85 miliardi di dollari, il secondo importo più alto mai investito nell’ecosistema tecnologico europeo. Scopriamo lo Stato della tecnologia in Europa nel 2022.

Lo Stato della tecnologia in Europa: edizione 2022

Nonostante il contesto macroeconomico difficile e il ritiro di alcuni investitori, gli investimenti del 2022 in Europa toccheranno i 38,8 miliardi di dollari. Questo perché l’ecosistema tecnologico europeo beneficia ancora di numerosi investitori esperti, attivi e orientati al lungo termine. Infatti, sono oltre 3.200 le istituzioni uniche che hanno partecipato ad almeno un investimento in Europa nel 2022.

Il talento ricopre sicuramente un ruolo importante: il 55% dei fondatori e il 59% dei leader vantano un’esperienza multigenerazionale. Sono, invece, quasi 700 i nuovi fondatori diventati oggi unicorni di successo. Infatti, al giorno d’oggi vediamo la più grande pipeline di talenti che l’Europa abbia mai avuto. In particolare, nel 2022, l’Europa meridionale ha aggiunto quattro nuovi unicorni. Mentre l’Italia ha coniato le sue prime due aziende born-and-raised da oltre 1 miliardo di dollari: Satispay e ScalaPay.

Inoltre, diverse tendenze indicano che le nuove priorità sono l’impegno a favore dell’ambiente e l’orientamento allo scopo. Infatti, le aziende Planet Positive hanno guadagnato un’ulteriore quota del mercato tecnologico, conquistando il 15% dei finanziamenti europei. Si tratta di 10,3 miliardi di dollari investiti in aziende tecnologiche con tematiche Planet Positive. Mentre i livelli di investimento in società purpose driven superano gli importi record del 2021. L’Europa rappresenta la quota maggiore (51%) di tutti gli investimenti in aziende tecnologiche early-stage e purpose driven. Attualmente sono 42 gli unicorni europei classificati come purpose-driven. Ciò vuol dire che le aziende orientate allo scopo rappresentano ora il 12% di tutti gli unicorni europei. 

Lo stato della tecnologia in Italia

La maggior parte dei Paesi continua a registrare un aumento dell’interesse per i ruoli tecnologici, solo l’Italia ha registrato un  calo del 6,3%. In generale, la quota di annunci di lavoro nel settore tecnologico è diminuita rispetto al totale degli annunci. Questo indica che la creazione di posti di lavoro nel settore tecnologico è rallentata rispetto al mercato del lavoro in generale.

Questa tendenza è più marcata in Italia, che si distingue per l’elevata percentuale di ruoli difficili da coprire (Hard To Fill, HTF). Ciò si riflette nel sentiment condiviso da fondatori e manager che hanno risposto al sondaggio. 62% degli intervistati italiani ha affermato che è più difficile acquisire nuovi talenti oggi rispetto a 12 mesi fa. L’Italia continua a registrare livelli di investimento inferiori alla media in quanto tende a orientarsi verso i round early-stage. L’Italia ha anche registrato il calo minore della capitalizzazione di mercato ed è ora l’ottavo Paese per capitalizzazione di mercato nel settore tecnologico in Europa. Dopo le IPO di Technoprobe e Tatatu, le uniche due grandi IPO tecnologiche in Europa quest’anno.

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