La rivoluzione digitale ha portato con sé un’espansione rapida del mondo online. Ma una nuova ricerca di Grenke Italia e di Clio security, sotto la direzione scientifica di Alessandro Curioni, mette in luce un lato oscuro per le piccole e medie imprese italiane. Con il 72,7% di esse che non ha mai svolto attività di formazione in materia di sicurezza digitale nelle PMI, è emersa un’inequivocabile lacuna nella consapevolezza delle minacce digitali.

I dati Grenke sulla sicurezza digitale nelle PMI

I dati sulla sicurezza digitale nelle PMI della ricerca Grenke, società specializzata nel noleggio operativo di beni e servizi strumentali per le imprese, rivelano una certa “superficialità” nel modo in cui le aziende affrontano il problema. Ben il 73,3% non sa nemmeno cosa sia un attacco ransomware, e il 43% non ha un responsabile della sicurezza informatica. In un’era in cui la connettività è la norma, questa mancanza di preparazione è un invito aperto per potenziali attacchi.

Il regolamento europeo sulla privacy è un altro fattore di confusione, soprattutto tra cybersicurezza e protezione dei dati personali. Il 60% delle aziende che non considerano rilevante porre rimedio ai pericoli lo fa pensando di non trattare dati sensibili. Tuttavia, è essenziale comprendere che la cybersicurezza va oltre la mera conformità normativa.

Un appello per l’azione

Aurelio Agnusdei di GRENKE Italia sottolinea che la cybersicurezza è parte integrante del percorso di trasformazione digitale per le PMI. E Michael Clemente di Clio Security aggiunge che gli investimenti in sicurezza devono crescere per adeguarsi agli standard europei e proteggere le aziende meno digitalizzate. Per entrambi la cybersicurezza non può essere ignorata ed è essenziale che le aziende investano nella formazione dei dipendenti. Oltre a implementare misure di protezione e comprendano le minacce digitali. La collaborazione tra aziende, esperti di sicurezza e istituzioni è fondamentale per creare un ecosistema digitale sicuro.

La ricerca di Grenke Italia mette dunque in evidenza la vulnerabilità delle PMI italiane alla ciberminaccia. Ed è giunto il momento di passare all’azione. La consapevolezza, la formazione e gli investimenti nella cybersicurezza sono la chiave per proteggere il tessuto imprenditoriale italiano in un mondo sempre più connesso. La sicurezza informatica non può essere più ignorata; è un imperativo digitale per garantire un futuro sicuro e sostenibile per le imprese italiane.

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