Sono sempre di più gli investitori che si stanno accorgendo dei numerosi vantaggi di investire in uno Startup Studio. Primo tra tutti la riduzione del rischio di fallimento delle imprese su cui si investe. Questo secondo i dati raccolti nel primo White Paper al mondo sul tema, stilato da Mamazen con il contributo di alcuni Business Angel, Angel Investor e Family Officer. Gli Startup Studio insomma con il loro processo di validazione delle idee, forniscono la possibilità di mitigare i principali rischi di fallimento di investire in startup in modo strutturato.

startup studio mamazenGli Startup Studio e gli investimenti degli imprenditori

Disponibile sia in italiano che in inglese, il White Paper “Startup Studio: un asset class emergente” raccoglie numerosi dati. E dimostra come gli Studio rappresentino un interessante asset di investimento alternativo. Normalmente, una startup in fase seed presenta un rischio di fallimento pari al 86% e un cash on cash return del 1052%. Lo Studio invece, a fronte dello stesso cash on cash return, ovvero quello corrispondente alla fase seed, restituisce un tasso di fallimento medio del 40% (solitamente proprio di un round B).

La nascita in Usa nel 1996 degli Startup Studio e la loro successiva diffusione hanno portato un importante cambiamento nel panorama degli investimenti. Grazie alla struttura e al processo che li caratterizzano, forniscono l’opportunità di investire nella prima fase di vita di una azienda – da 0 a pre-seed – in maniera strutturata. Sono infatti caratterizzati da un modello di creazione di startup che misura e riduce i rischi di fallimento. Rendendo in questo modo standardizzato e scalabile un processo da sempre considerato aleatorio. E dando vita a un portafoglio di aziende il cui ritorno sul capitale atteso è superiore a quello di un portafoglio composto da startup “tradizionali” a parità di investimento.

“Vista la mancanza di dati e revenues, l’investimento in una startup tradizionale in fase embrionale non può basarsi su elementi economici. Ma, inevitabilmente, su una valutazione soggettiva del team e del progetto presentato – dice Farhad Alessandro Mohammadi, Amministratore Delegato di Mamazen. Scegliere di investire in uno Startup Studio vuol dire acquisire indirettamente una quota di tutte le startup che verranno create. Disponendo così di un portafoglio diversificato di imprese già validate e con tasso di fallimento inferiore alla media”. 

Le performance

La conferma arriva dai dati dello “Startup Studio Industry Report 2021” pubblicato da Studiohub. E dal “Disrupting the Venture Landscape” di GSSN (Global Startup Studio Network) nel 2020. In pratica: le Startup prodotte da uno Studio performano meglio rispetto a quelle tradizionaliin termini di tasso di successo, che passa dal 14% di una startup tradizionale al 40%.  Ed anche in termini di tempo necessario a raccogliere fondi e dunque raggiungere l’Exit. Che risulta di circa 4,3 anni contro gli 8 necessari alle startup tradizionali.

Ma non solo, i risultati raggiunti a livello internazionale sono stati possibili grazie all’implementazione del Dual Entity Model. Che prevede l’unione di un Venture Builder e di un fondo (o Holding di partecipazioni), che, operando in simbiosi, generano vantaggi per entrambe le parti. Il primo investimento del fondo è infatti proprio nello Studio ed è volto a finanziare la creazione delle startup. Coprendone i costi operativi e acquistando indirettamente le quote di ciascuna. Il fondo, inoltre,  investe direttamente nelle startup create dallo Studio che ritiene più meritevoli.

Il Whitepaper

Il Whitepaper di Mamazen è firmato da Farhad Alessandro Mohammadi e Manuela Maiocco, Business Analyst di Mamazen. Tra i contributori troviamo:

  • Paolo Giolito Senior Wealth Manager e Business Angel
  • Barbara Avalle, COO at Doorway e Angel Investor
  • Melissa Sesana Grajales, Family Officer

L’articolo Perché gli Startup Studio attirano sempre più investitori proviene da Tra me & Tech.