OPPO, Reno 10 e il futuro dei pieghevoli: intervista a Isabella Lazzini
L’obbiettivo del mercato tech è in questo momento quello di gestire la transizione. Per Isabella Lazzini, Chief Marketin Officer di OPPO Italia, «lo scenario macro economico e politico fa sì che si stia spingendo dopo il boom della pandemia su altri settori, tipo quello dei viaggi. Ma questo fa parte di un ciclo normale». La presentazione della nuova serie Reno 10, è l’esempio di come una grande azienda decide di muoversi in tempi complicati, «e innanzitutto bisogna pensare positivo».
Intervista a Isabella Lazzini (OPPO Italia)
In che modo state organizzando il mercato adesso?
«L’abbiamo fatto con il nostro Find N2 Flip, il flagship pieghevole, ed evitando di portare i modelli Find X e Find 6. Questo ci ha consentito di anticipare a spingere e la nuova serie Reno 10».
Come mai questa scelta?
«Reno da sempre è la famiglia più riconosciuta in Italia, dal primo successo di OPPO su il Reno 4 Z. La serie Find è il racconto dell’eccellenza tecnologica con un prezzo più alto, Reno è la scelta più naturale per buona parte degli utenti».
Risultati?
«Il mercato è quello che è: per l’ennesimo mese, a maggio, ha segnato un segno meno. Però, il -11% dei volumi è contrastato dal +5% nel valore, è questo ci ha fatto pensare di scegliere una strategia più ragionevole. Ovvero uscire dalla fbassa che ha una competizione altissima e una marginalità quasi inesistente».
Quindi, qual è il piano?
«Ci concentriamo nella fascia 300-600 euro, che consente di fare una crescita e dà stabilità. Certamente questo non è l’anno dei fuochi d’artificio, ma noi vogliamo ribadire l’impegno nel mercato italiano. E il fatto che siamo il primo Paese fuori dala Cina che annuncia Reno 10 rafforza l’impegno della casa madre. E ci rende orgogliosi».
L’investimento in Italia.
OPPO dunque continuerà a investire in Italia.
«Certamente, restiamo il punto di riferimento del mercato europeo. Tra Italia e Cina c’è un grande rapporto di affinità. Alimentare quote di mercato oggi è facile, ma la differenza è invece costruire nel tempo la presenza sul mercato, facendo scelte precise e convincenti».
E la fascia alta?
«Lì c’è Apple che gioca il suo campionato. Nel prezzo supera i 1000 euro, dietro c’è Samsung a 360, e questo spiega la differenza. Nel mondo Android OPPO è 265, altri sono più sotto. Ognuno fa giustamente la sua scelta. Noi siamo guardando molto il valore e il prezzo medio, il mercato sta dicendo questo in un contesto difficile che chiama cautela».
Il futuro dei pieghevoli
In questo scenario il vostro Flip è stato un successo.
«È stato straordinario nell’interesse. Nelle prime due settimane di vendita aveva già raggiunto una quota di 25 punti: numeri quasi inaspettati. Il problema è che ha avuto grande successo anche in Cina e così ecco perché è stato impossibile averne di più. Ma va bene: se la Cina è ok, c’è più entusiasmo a investire anche da noi».
Il futuro dei pieghevoli.
«Si tratta di un mercato ancora di nicchia… C’è ancora un po’ di barriera psicologica sulla fragilità, che non corrisponde alla realtà. Ma i prezzi si stanno abbassando e io che lo sto usando farei fatica a tornare indietro».
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