Non c’è dubbio che l’uscita sul mercato dei nuovi smartphone pieghevoli di Samsung abbia confermato la qualità che questi dispositivi hanno ormai raggiunto. Ma perché questi prodotti ancora non hanno avuto il successo che ci si attendeva? Le quote di mercato, per esempio in Italia, sono ancora da nicchia: circa l’1 per cento di quello che viene comprato è foldable. E poi c’è il prezzo, che ovviamente – soprattutto per quanto riguarda i modelli Fold – è ancora troppo alto. Ma, per dire, neppure i Flip riescono a battere la diffidenza dei consumatori.

Un’interessante analisi al riguardo arriva dal siro technewsworld.com. E la risposta a quanto sopra è più semplice di quanto si pensi.

Smartphone pieghevoli: perché ci vorrebbe un iPhone

Quando Samsung presentò il suo primo Fold, era alla conferenza degli svluppatori di San Francisco nel 2018, il mondo della tecnologia era convinto che sarebbe stato uno choc per il settore degli smartphone. Tant’è che poi, a febbraio 2019, arrivarono ufficialmente non solo il modello coreano, ma anche quello di Huawei. C’era ancora molta strada da fare, soprattutto sulla piega dello schermo e sulle dimensioni, ma nonostante qualche intoppo (i primi Fold di Samsung avevano un problema di tenuta del display), il futuro era alle porte.

E invece: nonostante l’innovazione del formato, altri brand hanno poi puntato su un’altro tipo di dimensione dello smartphone pieghevole. Motorola infatti ha reintrodotto il design a conchiglia con il suo razr, poi è arrivata anche Oppo e quindi la stessa Samsung si è convinta a intraprendere questa strada. Sul Fold sono entrati anche Xiaomi, Honor e ancora Oppo, che con il Find N ha scelto una dimensione più pratica. Ma purtroppo, per tutto quello che sappiamo, i brand cinesi hanno deciso di non portare i prodotti sul mercato occidentale. Finendo appunto per circoscrivere il fenomeno.

I pieghevoli Samsung

Insomma: Samsung dunque è probabilmente l’unica che crede veramente agli smartphone pieghevoli versione Fold. Mentre sui Flip qualità e promozioni annesse renderebbero molto appetibili attualmente sia il Galaxy Z Flip5, ma anche il motorola razr 40 (e 40 ultra) e l’Oppo N2 Flip. Eppure manca ancora qualcosa, che Tech News World spiega appunto così:

“Samsung, pioniere in questo settore, ha bisogno che Apple, il suo principale concorrente, annunci uno smartphone pieghevole per legittimare questo fattore di forma unico per un pubblico di consumatori più ampio e mainstream. Sebbene Apple sia un ritardatario nella categoria dei dispositivi pieghevoli, i modelli di utilizzo che creerà daranno il tono al settore. Storicamente, i lanci dei prodotti Apple hanno influenzato profondamente le tendenze dei consumatori e guidato la direzione dell’intero settore. Quando Apple entrerà nel mercato dei dispositivi pieghevoli, avrà un impatto evidente sulla legittimazione del mercato e cambierà le carte in tavola”.

Ecco insomma la soluzione:  l’ingresso di Apple nel settore degli smartphone pieghevoli aumenterà la fiducia dei consumatori, attenuando la percezione che i design delle cerniere possano facilmente subire rotture o danni. La reputazione di Apple per i suoi prodotti di alta qualità e per l’eccezionale esperienza d’uso darà fiducia all’intero mercato. Ma quando accadrà questo?

L’iPhone pieghevole? Non prima del 2025

Secondo alcuni rumors che trapelano direttamente da Cupertino il prototipo di un iPhone pieghevole esiste già. Nei laboratori di Apple si sta lavorando al questo fattore di forma, quasi certamente flip, ma non viene ancora considerata una priorità. Visto anche il lancio del visore Vision Pro, che nel 2024 dovrebbe finalmente essere in vendita.

Secondo gli analisti Ming-Chi Kuo e Ross Young, insomma, il primo prodotto pieghevole di Apple potrebbe essere introdotto non prima del 2025. Soprattutto perché quando verrà presentato dovrà già aver raggiunto la massima qualità possibile, così come vuole Tim Cook. In ogni caso si parla già di un prezzo di partenza molto alto, ovvero di 2500 dollari.

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