I prezzi salgono, i soldi nelle nostre tasche diminuiscono, insieme con il potere d’acquisto degli italiani, che rischiamo di non potersi pemettere l’acquisto dei prodotti tech più evoluti del momento. D’altra parte, ne abbiamo avuto conferma anche qualche giorno fa, nella presentazione dei nuovi smartphone Galaxy S23 di Samsung, il cui listino è stato ritoccato al rialzo rispetto allo scorso anno. E non di poco.

A conferma di ciò arrivano oggi i dati dell’Osservatorio Tech di Qberg.

A gennaio, per il secondo anno consecutivo, gli store di tecnologia hanno incrementato fortemente i prezzi dopo il contenimento nel periodo natalizio. Trend che sommato agli aumenti di prezzo per gli Elettrodomestici a dicembre, spinge l’Indice dei Prezzi tecnologici (IPT) al suo massimo storico di 116,43 punti. In assoluto i più elevati, dopo quelli registrati a gennaio 2022.

L’IPT congiunturale (mese su mese) e l’IPT tendenziale (anno su anno) sono aumentati, rispettivamente di 3,95 punti e 8,78 punti, raggiungendo il sedicesimo mese consecutivo al rialzo.

Le categorie tecnologiche

È difficile trovare dei segni negativi negli IPT, sia congiunturali (mese su mese) sia tendenziali (anno su anno), nelle categorie tecnologiche prese in esame a gennaio 2023. L’analisi dei dati, a livello di categoria, evidenzia quali siano stati i settori che hanno maggiormente contribuito a far crescere i prezzi: Entertainment e Comunicazioni. Cosa accade nel settore dell’Entertainment?Aumentano i prodotti della categoria Foto con ben 150,18 punti (+18,30 punti a livello congiunturale e, addirittura, +35,83 a livello tendenziale); i prodotti AudioVideo raggiungono un +5,08 tendenziale e un più contenuto +1,76 anno su anno; più limitati gli aumenti, mese su mese, di Accessori AV e HomeEntertainment (rispettivamente +2,02 punti e +1,64 punti di IPT) che tuttavia registrano livelli decisamente elevati di crescita dei prezzi anno su anno con +9,54 e +9,14 punti.

E il settore delle Comunicazioni?La Telefonia Fissa raggiunge un nuovo record storico arrivando a 140,31 punti di IPT con crescita mese su mese di 5,55 punti e anno su anno di 23,11 punti); a gennaio 2023 è da segnalare la crescita record dei prodotti della categoria NetworkingSmart Home (+23,61 punti, l’incremento a livello di categoria più elevato in assoluto rispetto a dicembre 2022, con un aumento anche di 4,69 punti anno su anno);più contenuti a livello congiunturale, gli aumenti della Telefonia Mobile (+ 1,77) e dei Wearable (+3,35), anche se fanno registrare incrementi di prezzi decisamente sostenuti anno su anno(rispettivamente + 14,36 e +8,29). Un mese relativamente tranquillo per il GED, sia a libera installazione (che comunque raggiunge il massimo storico) sia Built-in, i cui prezzi subiscono variazioni minimali mese su mese. Nel dettaglio: +0,56 per il GED a libera installazione e -0,36 per il Built-in, conaumenti anno su anno decisamente sostenuti (rispettivamente +8,52 e +12,79) a gennaio il PED raggiunge un ulteriore massimo dovuto a un deciso incremento congiunturale (+4,32) che porta la variazione anno su anno a +10,58 punti rispetto a gennaio 2022. Ambivalente, invece il comportamento dei prezzi del settore Informatico: l’Hardware raggiunge il suo massimo storico per via di un incremento congiunturale di 3,73 punti di IPT (+8,28 anno su anno); al contrario le Periferiche IT conservano in sostanza il prezzo esposto a dicembre (+0,24); Trattamento Aria segna -1,23 con una diminuzione di 16,11 punti di IPT rispetto all’indice di un anno fa.

Le famiglie tecnologiche

Nell’elenco dei maggiori aumenti sopra i 6 punti di IPT rispetto a dicembre 2022, troviamo: gli Assistenti vocali, le Digital camera (+35,83 di IPT rispetto a un anno fa), prodotti per l’Ambiente (addirittura +54,24 punti rispetto a gennaio 2022), alcuni prodotti PED per il Beauty (i Rasoi Uomo o Donna), le Macchine caffè, le Videocamere, i prodotti informatici, come Stampanti e Tablet, e i Telefoni Cordless. Questi ultimi tre prodotti hanno anche registrato incrementi anno su anno varianti da +16 a +23punti di IPT.È interessante rilevare come tra le famiglie prodotto che a gennaio sono diminuite di prezzo, ci siano quelle del GED Built-in (Frigoriferi, Piani Cottura, Lavatrici e Congelatori), presumibilmente alla ricerca di un assestamento dopo i rialzi di dicembre. Ben altre 17 famiglie prodotto hanno raggiunto i massimi storici: 6 appartenenti alla categoria PED: Macchine caffè, Grooming, Rasoi Donna, Aspirapolvere e app per cucina e cottura; Tablet, Stampanti BN, Lavastoviglie a libera installazione e ad incasso, pur non essendo tra le famiglie che hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo a gennaio 2023, hanno comunque anch’esse contribuito alla crescita del complessivo IPT.Nel confronto anno su anno, emerge l’aumento costante e progressivo dei prezzi di Telefoni cellulari (+14,36 punti rispetto a gennaio 2022), di prodotti per Home Cinema, Capelli e Scaldabagni. Queste ultimi tre famiglie evidenziano incrementi da 17 a 22 punti di IPT, anno su anno. Continua, inoltre, la discesa dei prezzi dei TV Flat, che anche questo mese cedono rispetto a 12 mesi fa altri 2,02 punti di IPT.

Le sfide per il 2023: il pericolo inflazione

Saranno parecchie le sfide che store e aziende tecnologiche dovranno affrontare nel 2023. Anche se durante o subito dopo l’estate è presumibile che ci sarà un rallentamento dell’inflazione, l’Istat attesta che “L’inflazione acquisita, o trascinamento, per il 2023 (ossia la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili per tutto il 2023) è pari a +5,1%” (https://www.istat.it/it/archivio/279831). A questa cifra va sommato il +8,2% di inflazione del 2022, i probabili aumenti dei tassi di interesse, un mercato del lavoro che rimane problematico, una guerra in Ucraina, un PNRR da spendere, una pandemia ancora aleggiante e un cambiamento climaticoin corso. Beh,è difficile immaginare lunghe file ai negozi per comprare il nuovo modello di smartphone.Le aziende dovranno: ipotizzare nuovi mercati e sviluppare innovazioni più avanzate, il tutto per convincere i consumatori di fascia reddito medio-alta ad effettuare un nuovo o anticipato acquisto di un prodotto tecnologico; comprendere l’evoluzione dei comportamenti di acquisto di tecnologia nel 2023 della fascia medio-bassa di reddito delle famiglie; rendere più semplici l’utilizzo della tecnologia, soprattutto in ambito domestico (Sistemi AV, Smart Home, Reti, ecc.).Gli store italiani di tecnologia si troveranno con un numero forse maggiore di sfide nel 2023, però avranno anche di fronte un’opportunità: quella di riposizionarsi sull’intero mercato distributivo, così da porre le basi per l’evoluzione degli store stessi nel mutato futuro scenario economico.Cosa si può e si deve fare? Ridisegnare un nuovo concept store per poter attrarre quei Millennial (i 30-40enni nati fra il 1981 e il 1996) e i giovanissimi ventenni della Gen Z, che più appaiono ondivaghi nella loro presenzain negozio; creare esperienze personalizzate di shopping con mobile app, AV, AR attraverso le quali veicolare eventuali sconti e offerte; aprirsi alla vendita anche di servizi (health tech, mobility, ecc.); definire l’attribuzione dei costi di consegna, installazione e ritiro di grandi elettrodomestici (attualmente entro i €20); incrementare i pick-point all’interno degli store, così da facilitare anche attività di cross/upselling; sviluppare piani promozionali ad hoc; attivare strategie data-driven per monitorare in maniera puntuale e periodica l’evoluzione delle vendite e degli acquisti; analizzare i dati sugli acquisti per fasce di reddito (anche stimate) per ottimizzare l’inventario; incentivare la loyalty presso i clienti abituali.

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