Il countdown per il passaggio da Google Universal Analytics (o GA3 per gli addetti ai lavori) a Google Analytics 4 è ufficialmente iniziato. Infatti, dal 1° luglio prossimo chi non avrà effettuato il passaggio alla nuova release non sarà più in grado di raccogliere dati sul traffico dei propri siti web e e-commerce. Non si potrà così conoscere e monitorare il comportamento degli utenti acquisiti e potenziali. Né ottimizzare le prestazioni delle campagne marketing online per massimizzare profitti ed evitare sprechi di denaro.

A mettere in guardia le aziende italiane e a esortarle a effettuare al più presto l’aggiornamento alla nuova versione della tecnologia di analytics più diffusa al mondo – con una market share dell’86% – è Tag Manager Italia. Società di consulenza e formazione specializzata nella misurazione di siti web, e-commerce e campagne di marketing digitale.

GA4 Tag Manager Italia

Il passaggio a Google Analytics 4: tutto ciò che c’è da sapere

Come sottolinea Tag Manager Italia, il passaggio a Google Analytics 4 non è fra i più semplici: E perciò deve essere effettuato da mani esperte. Innanzitutto, GA4 non dispone di configurazioni di default, ma va configurato sulla base di un piano di misurazione che identifichi gli obiettivi di business. Per creare indici di performance (KPI) e permettere così di misurare il raggiungimento di tali obiettivi.

Non solo: GA4 conteggia le sessioni e gli utenti in modo differente da Universal Analytics. E quindi non è possibile fare confronti immediati fra i dati raccolti dalle due versioni. A cambiare sono poi:

  • l’interfaccia utente
  • il data model (il criterio di organizzazione dei dati)
  • il modello di attribuzione (l’insieme delle regole che stabilisce quale canale di marketing ha causato la conversione e in quale modo ne viene attribuito il valore)
  • la gestione del tracciamento cross-device e cross-platform dei singoli utenti

Proprio a causa di queste sostanziali differenze tra le due versioni, la migrazione alla nuova release di Google Analytics rappresenta un aspetto cruciale. Per evitare di costruire in futuro importanti decisioni di business su dati mancanti o inquinati.

Perché passare a GA4

Una volta gestita la migrazione da Universal Analytics, Google Analytics 4 si conferma come uno strumento indispensabile per i marketer. Infatti, il tool si allinea con il panorama attuale della digital analytics. E con il declino progressivo dei cookie, la maggiore consapevolezza sulle tematiche della privacy e la conseguente minaccia esistenziale alla liceità del tracciamento ecco il “Trackingeddon”. Ovvero lo scenario in cui l’efficacia di annunci e campagne cala vertiginosamente.

Non mancano però tool e tecnologie, come ad esempio Google Tag Manager, Conversion API (Facebook), Consent Mode (Google). Nonché Enhanced Conversion (Google), il tracciamento Server-Side e naturalmente GA4. Tutte in grado di contrastare gli effetti di questo fenomeno di passaggio a Google Analytics 4.

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