Il digital divide, il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi invece ne è escluso, continua a essere un grave problema in Italia. Soprattutto adesso dopo la pandemia, poiché gran parte delle attività si sono spostate online.

Italia a due velocità: 14 milioni di persone escluse da Internet

In Italia il 10% delle famiglie non ha alcun accesso a Internet, mentre il 30% si collega solamente tramite smartphone. Ben 9 milioni di nuclei familiari (il 40% del totale) hanno una totale o parziale esclusione dal mondo digitale. Non potendo mai essere completamente al passo con il mondo. Secondo l’ultimo rapporto Auditel-Censis, sono 14 milioni gli utenti che in Italia non accedono alla rete o che lo fanno in maniera discontinua e con una connessione di bassa qualità.

Questo oggi significa avere molte “finestre chiuse” in vari ambiti della vita, come, per esempio, quello professionale. Per non parlare delle difficoltà riscontrate dagli anziani (che rappresentano una larga fetta della popolazione italiana), che non sanno usare internet. O della difficoltà di alcuni studenti nel seguire le lezioni a distanza.

Dispositivi più economici e semplicità di utilizzo: alcune possibili soluzioni contro il divario digitale

Per tutelarsi in autonomia e prevenire eventuali problemi di “isolamento virtuale” ci sono alcune soluzioni attuabili in ogni momento, soprattutto in caso di trasferimenti o per assenze di periodi più o meno lunghi. Per esempio, per evitare di rimanere esclusi dalle possibilità offerte dal digitale, è possibile fare una verifica della copertura internet della propria zona. Così si potrà avere un’idea sulla propria situazione, e decidere se sia il caso o meno di stabilirsi in aree che, magari, sono scarsamente raggiunte da Internet.

Tuttavia, è necessario un intervento corale per far sì che il divario digitale tra le famiglie venga colmato. Ma agire non è così facile come sembra, in quanto il divario tecnologico è dovuto, tra le tante cose, anche a problemi di natura economica.

Proprio per questo servono delle soluzioni efficaci, in grado di risolvere alla radice questi gravi problemi. Per esempio, alcune soluzioni potrebbero essere servizi di accesso a internet economici e alla portata di tutti, dispositivi internet di semplice utilizzo, e l’introduzione di alcuni percorsi educativi al digitale in grado di insegnare le basi dell’utilizzo di Internet. Questo rimedio sarebbe sicuramente molto utile per tutte quelle persone non avvezze al mondo digitale, come, per esempio, per gli anziani. È fondamentale anche creare delle tecnologie più inclusive, che vadano oltre i limiti dell’età, della lingua, delle disabilità.

All’interno del nostro Paese, inoltre, si potrebbe investire nelle tecnologie Ftth e Fwa. La Fwa (Fixed Wireless Access) offre la possibilità alle aree più remote del paese di poter giovare di servizi a banda larga, soprattutto grazie all’implementazione della nuova tecnologia 5G.

Mentre la Ftth (Fiber To The Home) è la tecnologia che permette di far arrivare la fibra dalla centrale fino alla casa del cittadino, garantendo così un servizio veloce e affidabile. Queste soluzioni potrebbero finalmente colmare il divario tecnologico tra le varie famiglie italiane, permettendo a tutte loro di potersi connettere con il mondo e di non rimanere indietro.

 

 

 

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