Amazon ha annunciato l’intenzione di acquisire iRobot con un accordo interamente in contanti del valore di 1,7 miliardi di dollari. Lo ha rivelato il sito TechCrunch. L’azienda fondata da Jeff Bezos vuole insomma espandersi nel mercato della smart home inglobando il leader della robotica domestica. Fondato nel 1990 dai membri del MIT Artificial Intelligence Lab Colin Angle, Rodney Brooks e Helen Greiner. Dodici anni dopo la sua fondazione, l’azienda ha introdotto il Roomba, un marchio che da allora è diventato sinonimo della categoria. Vendendo più di 30 milioni di unità a partire dal 2020. E mentre Brooks e Greiner hanno continuato a fondare e dirigere diverse altre aziende, Angle è rimasto a bordo come CEO. Posizione che manterrà anche dopo l’acquisizione.

Amazon iRobot Colin Angle

Colin Angle

Amazon comprerà iRobot per 1,7 miliardi di dollari

L’operarazione di Amazon con iRobot dimostra ancora una volta come il mercato della tecnologia sia condizionato dallo strapotere di pochi brand. Le due aziende infatti hanno stretto una collaborazione sempre più stretta negli ultimi anni, grazie all’adozione da parte di Roomba della funzionalità Alexa e all’utilizzo dei server AWS. Le difficoltà però di replicare il grande successo di Roomba con altri prodotti, hanno portati iRobot ad essere sempre più dipendente. In un settore in cui l’intelligenza artificiale e i comandi vocali diventano determinati per il successo.

Così non sono bastati numerosi tentativi di creare nuovi servizi robotici per la casa. Dispositivi per la pulizia di grondaie e piscine, così come per la  pulizia dei pavimenti e al taglio del prato. Quest’ultimo è arrivato sotto forma di Terra, che è stato messo in pausa a tempo indeterminato durante la pandemia. La notizia è arrivata nell’aprile 2020, insieme al licenziamento di 70 dipendenti, pari a circa il 5% della sua forza lavoro globale.

Il futuro è la casa automatica

“La casa del futuro è un robot – ha dichiarato recentemente Colin Angle in un’intervista al sito TechCrunch -. E gli aspirapolvere e gli altri dispositivi sono mani, occhi e appendici del robot domestico. In definitiva, la casa intelligente del futuro non è controllata dal cellulare. Se avete 200 dispositivi, non li accenderete tirando fuori il cellulare. Abbiamo bisogno di una casa che si programmi da sola, in cui l’utente viva e la casa faccia la cosa giusta in base alla comprensione di ciò che sta accadendo”.

E a proposito del lancio definitivo di Terra ha anche aggiunto: “Nell’ultima telefonata abbiamo detto che stiamo lavorando su robot che non puliscono i pavimenti. Interpretatelo come volete”. Avere alle spalle le enormi risorse di Amazon accelererà senza dubbio la capacità di lanciare sistemi non-Roomba. E in fondo l’azienda è stata fondata anche su questo tipo di sperimentazione. Avendo costruito di tutto, dalle bambole per bambini alle macchine militari, prima di trovare la soluzione finale con il robot aspirapolvere.

A questo link trovate le news sulle attuali offerte di iRobot.

 

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