Poco tempo fa abbiamo provato Swappie, la piattaforma che vende iPhone ricondizionati. Ecco qui la nostra recensione. E il successo di servizi come questo mostra come il mercato degli smartphone ricondizionati sia in continua crescita. Con un tasso annuo stimato dall’azienda finlandese al 10,23% tra il 2022 e il 2027. Una quota giustificata dal lavoro più professionalecon cui gli smartphone vengono rimessi a nuovo per avere una seconda vita.

Lo studio di Swappie sugli smartphone ricondizionati

Recentemente Swappie ha commissionato a Kantar uno studio sul mercato degli smartphone ricondizionati in Italia. I risultati evidenziano come gli acquisti online, anche quando si tratta di smartphone, siano ormai una prassi consolidata. secondo i dati il 72% degli intervistati considererebbe infatti l’acquisto del device online. Questa tendenza è evidente soprattutto in queste regioni:

  • Valle d’Aosta (90%)
  • Abruzzo (87%)
  • Lombardia (86%)

Il fenomeno  coinvolge in particolare le fasce d’età più giovani, comprese tra i 18 e i 34 anni.

La spinta all’acquisto

Ciò che spinge maggiormente all’acquisto, secondo lo studio sugli smartphone ricondizionati commissionato da Swappie, emergono responsabilità e convenienza. I consumatori riconoscono infatti che preferire uno smartphone ricondizionato a uno nuovo sia una scelta sostenibile, perché rispetta l’ambiente e promuove l’economia circolare.

Un altro aspetto fondamentale per i consumatori è il risparmio economico che si nasconde dietro questo acquisto. Considerando inoltre che la qualità di uno smartphone ricondizionato è comparabile a quella di un device nuovo.

La barriera da superare

La situzione invece cambia quando si tratta di vendere il proprio smartphone. Mentre la metà degli intervistati prenderebbe in considerazione la vendita sia online che nei negozi fisici, il 23% si dichiara non interessato nel vendere il proprio device. In pratica solo il 12% degli intervistati ha effettivamente venduto il suo vecchio smartphone. Mentre oltre la metà ha preferito tenerlo come smartphone di scorta (66%), nel caso il principale smettesse di funzionare all’improvviso.

L’utilizzo del device di back-up è rimasto contenuto nella maggior parte dei casi, mentre il 32% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai avuto la necessità di utilizzarlo. E quindi in definitiva gli italiani che hanno ancora delle barriere rispetto alla vendita del proprio device si concentrano soprattutto nelle regioni del centro-sud. Tra cui Campania (36%), Marche (31%) e Basilicata (29%). E appartengono alla fascia d’età che parte dai 45 anni e supera i 55.

Per saperne di più sui servizi di Swappie si può visitare questo sito.

L’articolo L’Italia e gli smartphone ricondizionati secondo Swappie proviene da Tra me & Tech.