X (ex Twitter) di Elon Musk è oggetto di un’indagine da parte della Commissione Europea
La Commissione europea annuncia l’apertura di un’indagine formale su X (Twitter) per determinare una possibile violazione del Digital Services Act (DSA). Temi centrali sono la moderazione dei contenuti, i “dark pattern”, la trasparenza pubblicitaria e l’accesso ai dati per i ricercatori.
Il social network X è nuovamente al centro dell’attenzione. Dopo un’indagine preliminare avviata lo scorso ottobre, la Commissione europea inizia oggi un’indagine formale su X.
Focus dell’indagine della commissione europea
Il comunicato stampa odierno dell’istituzione europea chiarisce l’oggetto dell’indagine: accertare il rispetto del Digital Services Act (DSA) da parte di X. Questa indagine non implica un mancato adempimento da parte di X. È la prima volta che la Commissione europea adotta questa procedura nel contesto del DSA, entrato in vigore il 25 agosto, senza una scadenza specifica per la sua conclusione.
L’indagine si focalizza sulla “lotta contro la diffusione di contenuti illegali in Italia”, sulle “valutazioni del rischio e le misure di mitigazione adottate”, e sul trattamento delle segnalazioni di contenuti illeciti da parte del social network.
Si esaminerà anche l’efficacia delle “Community Note” di X, una funzione che permette agli utenti di aggiungere contesto ai tweet, ma che solleva dubbi per la sua opacità e potenziale manipolazione.
Il coinvolgimento di X (Twitter) nell’indagine
X (Twitter) si trova sotto indagine principalmente per il suo status. Definito come “piattaforma online molto grande” (VLOP), con oltre 112 milioni di utenti attivi, supera la soglia dei 45 milioni stabilita dalla legge sui servizi digitali. Di conseguenza, X è soggetto a obblighi più stringenti in termini di design, valutazione dei rischi, algoritmi di raccomandazione e informazione sulle decisioni di moderazione.
Possibili sanzioni contro X (Twitter)
La Commissione europea può adottare “decisioni di non conformità” o imporre misure temporanee come modifiche agli algoritmi o un maggiore monitoraggio di parole chiave specifiche. In caso di non collaborazione da parte di X, la Commissione potrebbe imporre sanzioni fino all’1% del suo fatturato globale annuo e penali giornaliere fino al 5% del fatturato medio mondiale.
I nuovi obblighi delle piattaforme digitali secondo il DSA
In caso di violazioni del DSA, X potrebbe affrontare sanzioni significative, come multe fino al 6% del suo fatturato annuo globale. La Commissione potrebbe anche ordinare al social network di adottare misure correttive entro un termine stabilito. X avrebbe la possibilità di presentare ricorso davanti a una corte europea
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