Il marketing è sempre una realtà complicata dove i test da fare sono potenzialmente infiniti. Considerando anche il fatto che non si tratta di una scienza esatta ma di un sistema in cui lo stesso risultato può essere raggiunto attraverso strategie diverse. L’ecommerce, in particolare, ha a che fare con un modello di business molto complesso in cui le vie del marketing sono davvero ramificate. Ed è pressoché impossibile individuare quella ideale per aumentare le vendite. In questo articolo le percorriamo singolarmente, andando a evidenziare le potenzialità di ciascuna.

SEO

Partiamo dalla SEO, acronimo di Search Engine Optimization, perché rappresenta la base della strategia di marketing di un ecommerce. Una campagna SEO ha l’obiettivo di migliorare la visibilità di un sito web su Google e gli altri motori di ricerca per determinate keyword di interesse. Ciò significa che un ecommerce che vende, ad esempio, prodotti per la cucina, dovrà puntare a posizionarsi nelle prime posizioni delle SERP (le pagine dei risultati di ricerca di Google). Per parole chiave strategiche relative a prodotti del settore come padelle, pentole e così via.

È chiaro che più il settore è ampio più la concorrenza è spietata. È il caso proprio della cucina dove le prime pagine delle SERP sono occupate da colossi del settore, per raggiungere i quali servirebbero investimenti davvero importanti. Per questo motivo spesso bisogna lavorare su parole chiave più specifiche, le cosiddette “parole chiave a coda lunga”. E così, al posto di “padella antiaderente” si potrà pensare di lavorare una keyword come “padella antiaederente professionale per pancake”.

Oltre alla lavorazione delle pagine di categoria e delle schede prodotto attraverso contenuti strategici, una strategia SEO per ecommerce si compone anche di una massiccia parte di interventi tecnici sul sito. Per migliorarne le performance e un ingente lavoro offsite, che comprende la costruzione di una serie di link esterni che puntano all’ecommerce. Un altro fattore molto importante per l’attribuzione del punteggio SEO da parte di Google.

SEM

Completamente diversa è la SEM, acronimo di Search Engine Marketing, che permette di raggiungere le prime posizioni su Google in maniera più immediata: pagando. Google Ads consente infatti di selezionare alcune query di ricerca per cui ci interessa comparire nella prima pagina dei risultati e pagare per ogni click ricevuto. Più si paga, più gli annunci avranno visibilità, dal momento che le pubblicità a pagamento su Google funzionano come un’asta a tutti gli effetti.

È pur vero che nel momento in cui si smette di pagare si torna al punto di partenza, quindi ci si potrebbe chiedere se effettivamente è conveniente. Per un ecommerce lo è decisamente: pensiamo ad esempio a occasioni imminenti come un black friday. Quando non c’è il tempo materiale per attendere i frutti della SEO e allora è meglio investire su un piazzamento immediato, che spesso si rivela la soluzione vincente.

Newsletter

La strategia di e-mail marketing non ha la funzione di raggiungere maggiore pubblico, ma è uno strumento fondamentale per fidelizzarlo, soprattutto nel caso di un ecommerce. Pensiamo a tutte le volte che ci è arrivata una newsletter con promozioni o codici sconti. Se ci siamo iscritti, vuol dire che abbiamo apprezzato il brand e con ogni probabilità siamo tentati di fare altri acquisti!

Attraverso un’operazione di e-mail marketing intelligente, è possibile lanciare nuovi prodotti e segnalare saldi e sconti specifici e di conseguenza aumentare le vendite. Il tutto senza mai abusare della fiducia dell’utente, che sebbene abbia acconsentito a ricevere delle mail, non deve essere bombardato di comunicazioni poco utili solo per aiutarci ad aumentare il tasso di conversione. Per questo motivo non dovremmo limitarci soltanto a proposte di vendita, Ma dovremmo anche descrivere i nostri prodotti offrendo un contenuto utile per l’utente, fosse anche solo a livello informativo.

Social media

Un discorso sulla strategia di marketing per un ecommerce non può privarsi di un riferimento alle potenzialità dei social media, sempre più evidenti con il passare degli anni. Pensiamo in prima battuta a Facebook e Instagram, social media che oggi non sono più orientati semplicemente verso la condivisione di foto e video. Ma anche verso la sponsorizzazione di prodotti.

Un primo passo è quindi quello di selezionare un’utenza profilata, potenzialmente interessata ai nostri prodotti, e far arrivare loro un messaggio pubblicitario che inviti a comprare sul nostro ecommerce. Ma non bisogna trascurare un altro aspetto: i social media ci permettono di costruire una narrazione del nostro marchio. E progettare un piano editoriale impostato sullo storytelling ci consentirà di promuovere contenuti interessanti che consolideranno la nostra brand identity e avvicineranno più persone all’azienda.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto, non esiste un’unica strada per aumentare le vendite di un ecommerce attraverso il marketing online. Quello che è certo è che tutte le strategie elencate racchiudono opportunità imperdibili per ogni business. Inoltre, è necessario anche valutare i tempi. Se ci si è appena affacciati sul mercato, è bene iniziare dal posizionamento sui motori di ricerca al fine di farsi conoscere. Per poi affinare le strategie persuasive in un secondo momento attraverso l’utilizzo di social media e newsletter per incrementare le vendite.

L’articolo Strategie di web marketing per ecommerce: quali sono e come sceglierle proviene da Tra me & Tech.