Porte blindate e tecnologia compongono ormai un binomio molto forte, pressoché inscindibile: i modelli di ultima generazione, infatti, vantano delle caratteristiche e delle funzionalità che in un passato non lontano erano pressoché inimmaginabili.

Quali sono, dunque, le caratteristiche “tech” più interessanti che riguardano questo genere di articoli? Andiamo subito a scoprirlo, e per fornire un elenco esaustivo non può che essere una buona idea quella di dare un’occhiata al sito Internet ufficiale di una delle aziende più moderne del settore, ovvero www.arieteporteblindate.it.

Sistemi di apertura e chiusura tecnologici

Se si parla di tecnologie applicate alle porte blindate, il primo pensiero non può che essere rivolto alle modalità di apertura e chiusura: sebbene le chiavi e le serrature continuino ad essere disponibili, oggi le porte blindate possono essere gestite in svariate modalità digitali, che andiamo subito ad elencare.

Badge

Anzitutto, una porta blindata può essere aperta (e chiusa) tramite un apposito badge, che funge appunto da chiave: questo sistema, già discretamente diffuso nei contesti aziendali, sta divenendo sempre più comune anche nelle abitazioni, essendo assai comodo e pratico.

Smartphone

Oggi anche le porte blindate possono essere integrate in un sistema domotico domestico, ciò sta a significare che possono essere aperte e chiuse utilizzando uno smartphone o un altro tipo di dispositivo connesso ad Internet.

Quest’opzione consente dunque di aprire e chiudere la porta della propria abitazione anche quando non si è in casa, una comodità non da poco, questa, che può rivelarsi utile in tantissime circostanze.

Rilevazione biometrica

Oggi l’apertura di una porta blindata può avvenire anche tramite la rilevazione di dati biometrici, ovvero tramite la propria impronta digitale.

Dati come questi, ovviamente, hanno caratteristiche di unicità, di conseguenza non vi è il rischio che la porta possa essere gestita anche da chi non è autorizzato.

La rilevazione di impronte digitali non è una novità assoluta, anche in passato, infatti, veniva adoperata per contesti contraddistinti da elevati livelli di sicurezza; oggi, tuttavia, le notevoli evoluzioni del mondo “tech” consentono di utilizzare questo sistema anche in semplici contesti domestici, a fronte di costi del tutto accessibili.

Tracciabilità degli accessi

Una tecnologia strettamente connessa all’apertura digitale della porta è la possibilità di tracciare dettagliatamente ogni accesso.

A prescindere da quale sia la modalità di apertura per cui si opta, ogni azione di questo tipo può essere tracciata e registrata in un apposito storico, che resta a disposizione del proprietario e che può essere utile per molte diverse necessità, in primis nell’ottica della sicurezza.

Spioncino digitale

Il cosiddetto spioncino digitale rappresenta davvero una grande innovazione, in grado di accentuare in maniera importante sia la sicurezza che il comfort.

Rispetto allo spioncino tradizionale, lo spioncino digitale offre delle funzioni assai preziose, come ad esempio la possibilità di vedere un’immagine grandangolare, di vedere quanto è presente al di là della porta anche da remoto, utilizzando il proprio smartphone, e anche di rispondere, utilizzando un altoparlante integrato.

Altoparlante

L’altoparlante è, appunto, un elemento in grado di accentuare in maniera esponenziale l’utilità dello spioncino domotico: grazie ad esso, infatti, si può rispondere a chi suona anche quando non si è in casa, e questa è davvero una grande prerogativa.

Questa funzione sa essere utile in tanti modi nella quotidianità (la si può utilizzare, ad esempio, per chiedere ad un corriere di consegnare un pacco al proprio vicino), ma soprattutto è utilissima per la sicurezza, dal momento che, in questo modo, si può far percepire la propria presenza in casa anche quando in realtà si è assenti.

Sistemi ad infrarossi

Uno dei principali limiti dello spioncino tradizionale è il fatto che, in assenza di un’adeguata illuminazione esterna, vedere chi ha suonato diviene impossibile nelle ore serali e notturne, ma questo problema non si pone con gli spioncini digitali muniti di sistemi ad infrarossi.

La tecnologia ad infrarossi, infatti, offre una visibilità nitida anche nel caso in cui vi sia buio totale, ed i filmati possono essere registrati con altrettanta chiarezza.

Sensori di movimento

Difficilmente, chi ha cattive intenzioni, suona al campanello, se non come pura “ricognizione”, ovvero per scoprire se in casa è presente o meno qualcuno, per questo motivo i sensori di movimento sanno essere una tecnologia molto preziosa.

Questi sensori sono in grado di rilevare automaticamente la presenza di qualcuno al di là della porta, e laddove tale presenza dovesse permanere per un tempo non irrilevante si può attivare un allarme, anche in modalità domotica sul proprio smartphone.

Al contempo, l’attivazione del sensore di movimento può attivare automaticamente anche la registrazione video, che, in presenza di un sistema ad infrarossi, saprà rivelarsi nitida anche in caso di buio totale.

Un ottimo modo per proteggere la propria casa, vero?

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