Onkyo, uno dei più noti produttori giapponesi di apparecchiature per home theater e prodotti hi-fi, ha dichiarato fallimento presso il tribunale distrettuale di Osaka lo scorso venerdì 13 maggio 2022. L’azienda ha un debito totale di circa 3,1 miliardi di yen, ovvero circa 23 milioni di euro ed è molto probabile che sarà salvata.

Onkyo è nota a tutti gli audiofili: questa azienda è nata come Osaka Denki Onkyo KK nel 1946. Durante i primi anni della sua storia, la società giapponese ha sviluppato un’immagine innovatrice, diventando leader nell’audio e rendendo il brand Onkyo sinonimo di eccellenza sonora, alto-altoparlanti e componenti di qualità.

Negli anni ’70, i ricevitori Onkyo furono acclamati dalla critica. Anche i prodotti degli anni ’80, inclusi lettori di cassette, amplificatori della serie M, giradischi, sintonizzatori AM/FM come il T-909 e il T-9990 e ricevitori, hanno segnato l’industria.

Per il suo 70° anniversario, nel 2016, Onkyo ha pubblicato un video che ripercorre le pietre miliari dell’azienda. Onkyo è anche entrata brevemente nel mercato dell’HD-DVD nella guerra tra Blu-ray e HD-DVD senza per trovare fortuna.

Nel 2015, Onkyo ha preso una decisione strategica ma rischiosa, acquistando i prodotti AV di Pioneer. Poco dopo questa acquisizione, la situazione ha preso una pessima strada. Dopo essere state cancellate dalla borsa di Tokyo nell’agosto 2021, due sussidiarie di proprietà di Onkyo (Onkyo Sound Company Ltd e Onkyo Marketing Company Ltd) hanno dichiarato fallimento. Due mesi dopo, nel maggio 2022, spetta all’emblematica azienda dichiarare fallimento.

Il fallimento non è mai un buon segno per un’azienda che cerca di sopravvivere, ma non sempre significa la fine di questa avventura. Come per molte aziende che si trovano ad affrontare questa situazione, anche se improbabile in questa fase, è possibile che Onkyo possa sopravvivere attraverso una riorganizzazione con una nuova gestione e nuovi investimenti.

Inoltre, anche se la società giapponese Onkyo scompare, VOXX e Sharp detengono ancora l’attività audiovisiva di Onkyo e i diritti di utilizzo del marchio Onkyo in alcune regioni. Le garanzie dovrebbero continuare ad essere onorate e i suoi ricevitori AV e altre apparecchiature continueranno a essere prodotti, a condizione che possano recuperare i chip necessari per assemblarli e ripararli.

L’attuale carenza di componenti non è la ragione principale del declino di Onkyo, iniziato molto prima della crisi, ma ha contribuito ad accelerare la situazione.

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