Abbiamo cercato di realizzare uno smartphone che la gente fosse invogliata ad acquistare, con un design di appeal e con funzioni originali e fortemente evolute. Non so se ci siamo riusciti, ma abbiamo provato a creare un prodotto davvero diverso“. Sono le prime parole con cui Carl Pei, fondatore di Nothing ed ex OnePlus, ha iniziato la presentazione di lancio della sua nuova creatura, il Nothing Phone (1) dopo aver ammesso di aver utilizzato, negli ultimi mesi, un iPhone e di essersi ispirato per migliorare alcune soluzioni viste addirittura sullo smartphone di Apple.

Nothing Phone (1) scheda tecnica

Uno smartphone originale

Nothing sembra aver fatto scelte ponderate, un po’ per stupire e un po’ per assicurare al telefono un buon mix di performance e affidabilità. Ecco perché ad animare il telefono c’è il processore Qualcomm Snapdragon 778G+ (non il top di gamma 8 Gen 1), in grado di assicurare reattività ma anche di preservare l’energia della batteria.

Solo due le fotocamere (entrambe da 50 Megapixel), con un sensore principale Sony IMX766 da 50 Megapixel. Ancora una volta Carl Pei ha voluto produrre un affondo nei confronti dei tanti produttori che integrano tre o quattro sensori e affidano poi gli scatti a fotografi di grido mostrando risultati che l’utente medio non riuscirà mai a raggiungere, “perché corretti in Photoshop”.

L’apertura wide ƒ/1.8, la doppia stabilizzazione dell’immagine e i video a colori a 10 bit offrono tutto ciò che serve per scattare contenuti eccezionalmente stabili, fedeli e dai dettagli brillanti.

Il design

Nothing Phone (1) si fa notare fin dal primo sguardo, grazie a un retro trasparente con un design composto da oltre 400 componenti. Il telaio in alluminio riciclato al 100% lo rende leggero e robusto, mentre oltre il 50% dei componenti in plastica del telefono sono realizzati con materiali bio o riciclati post-consumo, una percentuale che non ha eguali nel settore.

Il vetro Gorilla Glass 5 su due lati garantisce la robustezza, mentre i motori di vibrazione avanzati rendono le risposte al tatto altamente sensibili.

Il display di Nothing Phone (1)

Nothing Phone (1) offre un display OLED da 6,55″ con 1 miliardo di colori e HDR10+. La frequenza di aggiornamento adattiva di 120Hz assicura interazioni reattive, con una buona efficienza energetica. E a proposito di carica, lo smartphone assicura – secondo il suo produttore – 18 ore di utilizzo e due giorni in stand-by. E come ha detto Carl Pei durante la presentazione si ricarica in 1 ora.

Non manca la ricarica inversa da 5W. La bobina di ricarica Glyph si illumina per indicare che la ricarica inversa è in corso.

 Nothing OS

Nothing OS è l’interfaccia che gira su Android, l’anima che muove il telefono. Hardware e software parlano un unico linguaggio visivo, con widget, font, suoni e sfondi personalizzati, tutti progettati internamente.

Non ci sono più applicazioni separate. Controllare i prodotti di terze parti dalle impostazioni rapide di Phone (1) è semplice, a partire da Tesla. Sbloccare le porte, accendere l’aria condizionata, vedere i chilometri percorsi e molto altro ancora. Prossimamente saranno annunciate altre integrazioni con brand terzi.

Disponibilità, prezzo e colori

Phone (1) è disponibile nelle colorazioni bianco e nero con tre diversi modelli tra cui scegliere:

8GB/128GB, disponibile solo in nero a €4998GB/256GB disponibile in bianco e nero a €52912GB/256GB disponibile nei prossimi mesi in bianco e nero a €579

Le vendite di Phone (1) inizieranno il 21 luglio alle ore 8:00 in oltre 40 paesi in tutto il mondo, tra cui anche l’Italia, su nothing.tech e presso una selezione di partner ufficiali.

In Italia, Phone (1) sarà disponibile su:

Amazon.itpresso gli store fisici WindTre (in esclusiva nazionale) e sul sito di WindTre (solo il modello 8GB/256GB nelle colorazioni bianco o nero, a rate (a partire da €4,99 al mese) o in un’unica soluzione (€529,90). Gli utenti WindTre potranno pre-ordinare Phone (1) a partire dal 13 luglio.

L’articolo Nothing lancia Phone (1): un mix di potenza e affidabilità con soluzioni originali sembra essere il primo su Cellulare Magazine.