Meta è ancora impegnata in dispute legali, questa volta con l’Irlanda. L’autorità per la protezione dei dati irlandesi, infatti, ha deciso di affibbiare alla compagnia una multa di più di un miliardo di euro a causa di un’infrazione del GDPR.

La cifra precisa è di 1,2 miliardi di euro, di gran lunga la più grande mai pagata per una violazione del GDPR. La disputa ha come oggetto il trasferimento da parte di Meta di dati di utenti europei verso server americani. Secondo l’autorità irlandese, la compagnia non starebbe prendendo le misure necessarie per assicurare la privacy degli utenti durante questa operazione, e dovrà smettere entro sei mesi.

L’inchiesta risale addirittura al 2020, e la multa ha ricevuto il consenso di molti degli stati membri dell’Unione Europea. I trasferimenti dei dati infatti sarebbe così frequente da giustificare l’esorbitante cifra della multa. Questa, poi, avrebbe anche lo scopo di dissuadere altre aziende a compiere azioni simili.

Meta, naturalmente, ha fatto ricorso in tribunale. Zuckerberg ha infatti affermato di essere stato ingiustamente usato come capro espiatorio, dato che ci sono migliaia di compagnie che operano con la stessa modalità e che non hanno mai ricevuto richiami simili per violazioni del GDPR.

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