L’industria dell’intrattenimento e dello spettacolo torna a vedere la luce. Lo confermano i dati raccolti in vista della sesta edizione di MIR 2023,  manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group (IEG) presso la Fiera di Rimini da domani al 4 aprile . L’unica fiera in Italia dedicata alle tecnologie audio, video, controllo e illuminazione per concerti, spettacoli, education, retail, musei ed hospitality.

MIR 2023, i dati della fiera dell’intrattenimento

MIR 2023 segna la ripresa dopo anni difficili a causa del Covid e della crisi imprenditoriale legato al settore dell’intrattenimento. Un comparto tra i più penalizzati dalle restrizioni pandemiche che sta cercando di tornare ai suoi tradizionali volumi economici. Secondo i rilevamenti della SIAE, da gennaio a settembre 2022 il numero complessivo degli “spettacoli” è stato pari a 24.119, con circa 13 milioni di “ingressi”.  Mentre la spesa al botteghino ha totalizzato la cifra di quasi 451 milioni di euro, con un prezzo medio del biglietto di 35 euro. Grazie anche al ritorno degli show dal vivo.

Interessante notari i numeri in aumento anche rispetto al 2019. Quando gli ingressi erano stati 12,3 milioni per una spesa pari a 369 milioni di euro, con un prezzo medio di biglietto di 30 euro. Così, a fronte di una diminuzione del 19% del numero di spettacoli, si registra un aumento degli spettatori del 6% e della spesa al botteghino del 22%. La prospettiva di una ripresa coinvolge anche il comparto delle discoteche e dei locali da ballo, che è tornato alla normale operatività solo da metà 2022.

Un fatturato di 2 miliardi

Secondo Fipe-Silb il giro d’affari del comparto è di oltre 720 milioni di euro. Ma il fatturato complessivo compreso l’indotto (industria della musica, suono e luci, alimentare ecc.) nel 2019 segnava una quota di 2 miliardi. Gli occupati diretti sono stimati in circa 50mila.  Con una media di circa 18 addetti per discoteca, 11 dei quali impiegati con rapporto di lavoro dipendente. Ed è elevata e pari al 63,8% l’incidenza dei contratti stagionali.

La voglia di tornare a divertirsi,  è confermata anche da elaborazioni dell’Ufficio Studi di Banca Ifis. Secondo l’analisi dell’istituto, l’economia dello spettacolo e dell’intrattenimento nel 2022 ha generato un volume di oltre 54 miliardi di euro (1,5% del Pil nazionale). Superando i ricavi complessivi pre-pandemia (2019) con un lusinghiero + 2%. Tuttavia nonostante la ripresa dei live show e la crescita delle attività core, nel 2022 il livello è ancora inferiore (-2%) ai livelli 2019. Un gap che prevedibilmente si riassorbirà quest’anno.

Per il 2023 si stima che la crescita si rafforzerà (+3%), fino a raggiungere quasi 56 mld di euro di ricavi. I settori con il maggiore sviluppo saranno quelli più strettamente legati all’ideazione di contenuti (+6%, pari a +778 mld di euro di ricavi). Nonché  ai media (+3%, pari a +852 mln di eiro di ricavi) dello spettacolo e dell’intrattenimento, in particolar modo televisione e cinema.

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