Meta non se la sta cavando proprio benissimo: settimana scorsa annunciava i licenziamenti di moltissimi dipendenti, e ora sembrano esserci altri guai in arrivo, questa volta proprio in Italia. La procura di Milano, infatti, ha dato inizio a un’indagine per presunta evasione fiscale da parte dell’azienda. La cifra: 870 milioni di Euro.

L’importo non pagato sarebbe riguardante alle iscrizioni degli utenti sui vari social della compagnia, quindi Facebook, Instagram e compagnia. Questa avviene gratuitamente, ma Meta entra in possesso di informazioni degli utenti. Informazioni che hanno un valore economico e che, quindi, andrebbero tassate.

Stando al fascicolo, aperto dalla procura europea ma passato di competenza a quella milanese, l’azienda di Zuckerberg avrebbe mancato di versare l’Iva proprio su queste tasse. Un portavoce di Meta ha commentato così la notizia.

Prendiamo sul serio i nostri obblighi fiscali e paghiamo tutte le imposte richieste in ciascuno dei Paesi in cui operiamo. Siamo fortemente in disaccordo con l’idea che l’accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’Iva. Come sempre, siamo disposti a collaborare pienamente con le autorità rispetto ai nostri obblighi derivanti dalla legislazione europea e nazionale.

Stando a queste parole la compagnia sembra effettivamente non avere pagato, e contesta anche l’idea di dover sborsare in base alla propria utenza iscritta. Vedremo chi alla fine avrà ragione, ma sicuramente la battaglia legale sarà un altro bel peso per l’azienda già in difficoltà.

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