Una società italiana con un team italiano che soddisfa l’esigenza di raccogliere la creatività italiana portandola nella versione contemporanea degli NFT”. Questo è DE-ART, piattaforma digitale, basata sulle tecnologie web 3.0 e blockchain Ethereum di vendita di opere d’arte, fondata da Massimo Borgato in collaborazione con Knobs srl, AC Consulting e Legalitax.

Con i suoi oltre 15 artisti, tra fotografi, street artisti e contemporanei, DE-ART si trova all’interno di un mercato in costante evoluzione che vale 1.5 miliardi di dollari. Questo perché i collezionisti (e gli investitori) sentono sempre più l’esigenza di possedere (e investire in) opere d’arte che siano sia in formato fisico che in formato digitale, e la piattaforma italiana pensa proprio a questo. A questo proposito, abbiamo intervistato Massimo Borgato, fondatore di DE-ART e appassionato di arte e criptovalute, che ci ha raccontato come la piattaforma può aiutare i collezionisti, i creatori e gli investitori di opere d’arte.

L’arte diventa NFT attraverso le tecnologie web 3.0 e blockchain Ethereum. Ce ne parla Massimo Borgato, fondatore di DE-ART

Massimo Borgato, fondatore di DE-ART

L’arte diventa NFT con DE-ART

Il digitale è inarrestabile. Ne sono un esempio i collezionisti che, come suddetto, sentono il bisogno di collezionare opere d’arte sia in formato fisico che digitale. Quest’ultimo formato è reso possibile dalla tecnologia blockchain Ethereum, che è la più diffusa in ambito artistico. “Il digitale si può replicare all’infinito, ad esempio scattando una foto ad un’opera d’arte con il proprio smartphone e proiettandola a casa tutte le volte che si vuole. Così facendo, però, viene sminuito l’atto di creatività del creatore dell’opera, ed è questo il vero valore esperienziale dell’opera stessa, che deve essere riconosciuto”, ha dichiarato Massimo Borgato.

La tecnologia blockchain fa proprio questo. Riconosce la creatività degli artisti e la certifica attraverso un NFT, un codice unico e non replicabile che viene abbinato all’atto di creatività”. In poche parole, attraverso le tecnologie web 3.0 e blockchain Ethereum, l’opera fisica viene tradotta in opera digitale, sottoforma di fotografia, video o audio. Essa diventa così un file a cui è legato un codice NFT, che certifica l’unicità dell’opera. Si tratta di un contratto intelligente che definisce il numero di riproduzioni, il prezzo di vendita e i dati dell’opera, come il titolo e la data di realizzazione. A questo punto l’NFT viene caricato su DE-ART. Su questo marketplace i collezionisti possono acquistare le creazioni dei suoi artisti, che ad oggi sono più di 15. Ovviamente, dopo averla acquistata, l’opera viene trasferita sul wallet del collezionista.

L’arte diventa NFT attraverso le tecnologie web 3.0 e blockchain Ethereum. Ce ne parla Massimo Borgato, fondatore di DE-ART

Le opere su DE-ART e i vantaggi della tecnologia blockchain

Le opere esposte sulla piattaforma non fanno parte della corrente artistica generativa, cioè non utilizzano sistemi autonomi di generazione e assemblamento di elementi digitali. Infatti, gli artisti realizzano opere in formato fisico che, in seguito, vengono dematerializzate e digitalizzate direttamente da DE-ART. Il marketplace assume così il ruolo di garante di autenticità.

I vantaggi della tecnologia blockchain sono molteplici, così come i vantaggi dell’acquisto con criptovalute. Ad esempio, i problemi legati all’autenticazione vengono risolti e le operazioni di compravendita, tracciabilità e verifica della provenienza del bene in oggetto sono facilitate. Inoltre, “il gap tra il mondo fisico e il mondo digitale diminuisce proprio grazie a questo sistema. Esso parte dal presupposto di certificare la provenienza dell’opera e di conoscere personalmente gli artisti”, cosa che sta molto a cuore a DE-ART.

Sono molto entusiasta di questa avventura e, in particolare, di quella che è la nostra mission. Cioè selezionare un’arte che sia vera e stare al fianco di tutti i collezionisti, con il nostro team, che è tutto italiano”.

Per maggiori informazioni, visita il sito di DE-ART.

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