Oggi è stato inaugurato il reattore sperimentale per la fusione JT-60SA, il più grande e potente impianto di questo tipo al mondo. Il progetto, frutto di una collaborazione scientifica tra Unione europea e Giappone, rappresenta un importante traguardo per la ricerca sulla fusione nucleare, una fonte di energia pulita e sicura che potrebbe potenzialmente sostituire i combustibili fossili.

JT-60SA è un tokamak, un dispositivo che utilizza campi magnetici per confinare il plasma, una miscela di ioni e elettroni a altissima temperatura. Nel plasma, i nuclei atomici possono fondersi, liberando un’enorme quantità di energia.

Il nuovo reattore è in grado di generare plasma a temperature di oltre 100 milioni di gradi Celsius, un valore superiore a quello raggiunto da qualsiasi altro impianto sperimentale. Questo consente di studiare con maggiore dettaglio i processi che avvengono nel plasma e di avvicinarsi sempre più al raggiungimento della fusione controllata.

I primi esperimenti con plasma sono già stati avviati a JT-60SA e i ricercatori si aspettano di ottenere risultati significativi nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di raggiungere un plasma in grado di produrre più energia di quella necessaria per mantenerlo in funzione.

Il contributo italiano

L’Italia ha fornito un contributo significativo alla realizzazione di JT-60SA, sia dal punto di vista scientifico che industriale. Il governo italiano ha stanziato circa 70 milioni di euro per finanziare la partecipazione italiana al progetto.

Le imprese italiane, con il coordinamento dell’ENEA, hanno fornito componenti fondamentali per l’impianto, tra cui cavi superconduttori, bobine toroidali superconduttrici, casse di contenimento delle bobine e alimentazione per il sistema magnetico.

Il Consorzio RFX, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), ha sviluppato i progetti innovativi dei sistemi di protezione per tutte le bobine superconduttrici e del sistema di alimentazione per il controllo del plasma instabilità.

Un passo avanti verso la fusione controllata

L’inaugurazione di JT-60SA è un importante traguardo nella ricerca sulla fusione nucleare. Il nuovo reattore consentirà ai ricercatori di studiare con maggiore dettaglio i processi che avvengono nel plasma. Ma anche di avvicinarsi sempre più al raggiungimento della fusione controllata.

La fusione controllata è una fonte di energia pulita e sicura che potrebbe potenzialmente sostituire i combustibili fossili. Il suo sviluppo rappresenta una sfida tecnologica complessa, ma la collaborazione internazionale tra Unione europea e Giappone dimostra che è possibile raggiungere questo obiettivo.

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