Google ha raccolto il sostegno dei principali operatori europei e ha inviato una lettera alla Commissione Europea, chiedendole di designare iMessage di Apple come “core platform service” e che dunque rientri fra i gatekeeper (in questo momento non lo è), con l’obbligo di adeguarsi alle più stringenti normative. In tal modo si costringerebbe Apple a rendere iMessage compatibile con i servizi RCS come WhatsApp e Google iMessagge entro marzo 2024.Secondo un rapporto del Financial Times, dietro la richiesta ci sarebbero Google, Vodafone, Deutsche Telekom, Telefónica e Orange.

Come è nata la vicenda

Ad agosto, nella UE è entrato in vigore il Digital Markets Act (DMA), una normativa sviluppata per garantire un livello più elevato di concorrenza nel mercato digitale dell’UE e che regola il potere delle aziende più grandi. Il regolamento ha fissato alcune grandi entità come gatekeeper: si tratta di grandi piattaforme digitali con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’UE e 7,5 miliardi di euro di entrate annuali. Se iMessage di Apple venisse considerata una piattaforma di questo tipo, Apple dovrebbe renderla compatibile con altre piattaforme di messaggistica entro marzo 2024. Ma Apple sostiene che iMessage non ha 45 milioni di utenti attivi nell’UE e quindi non soddisferebbe il criterio.Google e i principali operatori europei sostengono invece che iMessage soddisfi i criteri del Digital Markets Act e vogliono che la Commissione Europea richieda ad Apple di aprirlo per l’interoperabilità con altre app di messaggistica.

L’autorità di regolamentazione dell’UE sta indagando su iMessage partendo dal presupposto che contribuisca indirettamente alle entrate di Apple.La decisione verrà presa entro febbraio 2024 e, se iMessage venisse considerato un servizio fondamentale, Apple dovrà adeguarsi.

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