Le applicazioni del Metaverso sono infinite. Ecco perché, da gennaio, entrerà nella vita quotidiana di 300 studenti dell’Unicusano. Sarà così possibile seguire lezioni, applicare le proprie conoscenze nei laboratori didattici, lavorare a progetti di ricerca nazionali e internazionali

In questo modo, l’ateneo telematico si fa portavoce di un approccio che sfrutta tutte le potenzialità del Metaverso. Dialogando, inoltre, con tutte le realtà aderenti ad Athena, rete di università europee nate da un’idea del Presidente francese Macron. Scopriamo come.

Gli studenti di Unicusano entrano nel Metaverso

L’Unicusano è pronta a coinvolgere inizialmente fra i 5 e i 20 studenti che, secondo le stime dell’ateneo, potrebbero presto lievitare fino a 300. Trasformando così la tipologia di lezione: nella realtà aumentata saranno create delle stanze che permetteranno di poter approfondire alcuni aspetti o tematiche del modulo.

Inoltre, non ci saranno limiti all’utilizzo del Metaverso, soprattutto in ambito “Sicurezza”. Ad esempio, sarà possibile formare un ingegnere nucleare ad agire in una centrale in situazioni critiche oppure far simulare a un progettista edile vie di fuga in un fabbricato con un incendio.

Gli studenti di Unicusano entrano nel Metaverso

Un altro dei progetti di punta dell’Università Cusano è legato al mondo dei droni che, secondo le previsioni, popoleranno i cieli dal 2030. Grazie alla tecnologia e al Metaverso, gli studenti potranno studiare e correggere i dati sui rumori prodotti dalle pale anche da remoto. Rumori che, per gli enti preposti all’aviazione come Enav, dovranno essere minimi così da ridurre l’inquinamento acustico.

Il Metaverso si tratta quindi di un mondo da esplorare su cui l’Unicusano scommetterà a partire dai suoi laboratori e dalle facoltà di Fisica, Ingegneria e Psicologia.

Scopri cos’è il Metaverso.

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