Ne abbiamo già parlato: l’Unione Europea vuole imporre uno standard unico per i caricabatterie degli smartphone. La notizia è che la decisione potrebbe essere davvero alle porte. Del resto praticamente tutte le compagnie si sono già adeguate, utilizzando l’USB-C. Ne rimane soltanto una ancora a resistere, ovvero Apple. Che però potrebbe essere costretta a cambiare idea e adottare il caricabatteria unico voluto dal’Ue.

Caricabatteria con unico standard: arriva la decisione dell’Ue

Entro la giornata di domani, infatti, il comitato competente dell’Unione Europea si esprimerà definitivamente sulla questione. E stando a molti insider, la decisione è praticamente confermata: tutti gli smartphone, tablet e cuffie dovranno essere obbligatoriamente dotati di porta USB-C. E non c’è scappatoia che tenga: non vale fornire un adattatore per poi usare uno standard diverso. Ci vorrà il caricabatteria unico voluto dall’Ue.

Diversi analisti hanno segnalato che Apple si sta già preparando a questa transizione obbligatoria. Ci sarebbero già modelli di iPhone con USB-C in fase di testing, che dovrebbero uscire per il 2023. Arriverà anche un adattatore per assicurare la compatibilità fra il vecchio standard Lightning e il nuovo, anche se probabilmente non sarà incluso con il telefono.

La prossima sfida, dopo la conclusione di questa, sarà il raggiungimento di uno standard per la ricarica wireless. Non è ancora molto chiaro quali saranno le richieste dell’Unione Europea. Possiamo aspettarci uno standard comune entro il 2025. Anche se alcuni paesi stanno chiedendo più tempo in modo da evitare problemi tecnici durante la transizione.

I tre standard attuali

Per spiegare la siturazione, secondo l’agenzia Agi nel 2020 sono stati venduti negli Stati dell’Unione Europea circa 420 milioni di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici portatili. I consumatori possiedono in media circa tre caricabatteria per telefoni cellulari e ne usano due regolarmente. Ciononostante il 38% dei consumatori dichiara di aver incontrato difficoltà almeno una volta nel ricaricare il proprio telefono cellulare perché i caricabatteria disponibili erano incompatibili.

Sono dieci anni che il Parlamento e la commissione parlamentare per il mercato interno e la protezione dei consumatori chiedono una soluzione comune per i caricabatteria. I tentativi di imporre un caricabatterie universale in tutto il territorio europeo risalgono al 2009, quando Apple, Samsung, Huawei e Nokia firmarono un accordo volontario per utilizzare uno standard comune. Negli anni successivi l’industria dell’elettronica si è uniformata a usare prese micro USB e poi USB-C, riducendo il numero di uscite di ricarica da più di 30 a solamente 3 (micro USB, USB-C e Lightning). Per i legislatori europei, questo approccio volontario non ha però raggiunto gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di risparmio stabiliti inizialmente. Cosa che dovrà avvenire nel futuro, Apple permettendo.

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