L’intelligenza artificiale dentro il motore di ricerca di Google. Questa è probabilmente una delle novità più importanti annunciate all’evento I/O. Che arriverà nelle prossime settimane negli Stati Uniti come test. Per poi essere a disposizione agli oltre 4 miliardi di utenti. Ecco come funziona.

L’intelligenza artificiale di Google per il motore di ricerca

Il punto di partenza è che l’intelligenza artificiale dentro il motore di ricerca di Google è capace di scrivere risposte complete invece di semplici link ad altri siti web o frammenti di informazioni. Si tratta insomma di un acceleratore della ricerca di argomenti complicati. Google ha mostrato come interagisce la nuova Search Generative Experience di Google, o SGE. Ecco un esempio:

  • L’utente digita le proprie domande nella casella di ricerca
  • Nella pagina dei risultati, appare una finestra colorata che dice “generare” per un momento e produce la risposta dell’intelligenza artificiale.
  • Accanto sono allineati i link alle fonti delle informazioni.
  • Toccando un pulsante in basso, è possibile continuare a chiedere informazioni

Il nome Search Generative Experience fa riferimento al fatto che utilizza un tipo di IA in grado di scrivere testi come un essere umano. Non è Bard, altro prodotto di scrittura AI che Google ha presentato a marzo. Ed è anche diverso da Assistant, l’attuale bot di risposta di Google che parla con gli speaker.

Una nuova schermata

Nella nuova Search Generative Experience di Google, le risposte scritte dall’intelligenza artificiale appaiono a sinistra, mentre i link alle fonti di tali idee appaiono a destra. L’idea di Google è che l’intelligenza artificiale possa ridurre il numero di passaggi necessari per ottenere risposte al tipo di domande che oggi richiedono ricerche multiple. O la consultazione di diversi siti web. Le risposte però a volte possono essere sbagliate: lo ha dimostrato il Telegraph riguardo a una ricetta di biscotti l cioccolato.

Google ha dichiarato di aver addestrato il suo modello SGE a stabilire uno standard più elevato per le informazioni di qualità su argomenti in cui l’informazione è fondamentale. Come la finanza, la salute o le informazioni civiche. Su alcune risposte, tra cui quelle relative alla salute, vengono persino inseriti degli avvisi di esclusione della responsabilità che non devono essere utilizzati come consigli medici.

 I link ai siti di provenienza sono ancora presenti, a lato e in basso. Toccando un’icona nell’angolo in alto a destra, la visualizzazione si espande per offrire i siti delle fonti frase per frase nella risposta.

Le cose da perfezionare

La ricerca comunque non è ancora velocissima, ma in ogni caso i primi test non hanno ancora fatto apparite inserti pubblicitari. Che però si pensa ci saranno.  Altra novità è che a differenza delle ricerche tradizionali su Google, SGE ricorda ciò che avete appena chiesto. E permette di perfezionarlo senza dover riscrivere la vostra domanda originale.

Google infine ha adottato un approccio più  auto per portare l’intelligenza artificiale generativa nel suo motore di ricerca. A differenza di ChatGPT o Bing di Microsoft, SGE è stato programmato per non usare mai la parola “io”.
 E non parlerà dei suoi sentimenti. Si può chiedere all’intelligenza artificiale di Google di svolgere compiti creativi, come scrivere e-mail e poesie. Ma il risultato per ora è modesto.

L’articolo Come funziona la nuova intelligenza artificiale di Google proviene da Tra me & Tech.