MILANO (ITALPRESS) – Filippo Tortu, oro olimpico nella staffetta 4×100 a Tokyo e primo italiano a scendere sotto i 10″ nei cento metri piani è più veloce anche di Amì, il quadriciclo elettrico di Citroen. Il velocista azzurro ha infatti vinto la sfida svoltasi sulla pista dell’Arena di Milano dove, di fronte a circa 800 ragazzi delle scuole media cittadine, Tortu ha letteralmente staccato sui 60 metri il quadriciclo guidato dal direttore marketing di Citroen, Alessandro Musumeci. “Pensavo di perdere – ha commentato divertito Tortu a fine gara -, ho avuto la meglio sfruttando soprattutto la mia migliore reattività allo sparo di partenza”. “Filippo Tortu è un grandissimo campione che condivide con Citroen e con Ami il valore dello sport positivo. Ami poi, da qualche tempo lo accompagna negli allenamenti ed è nata da qui l’idea di un confronto su pista, che noi abbiamo chiamato ‘Sfidamì” ha detto Musumeci. “E’ stata una gara molto equlibrata, ma alla fine ha vinto Filippo, che è un grandissimo atleta. Ami non è famosa per la sua velocità, visto che può raggiungere al massimo i 45 km/h. E’ stata una bella sfida, ma alla fine è stato giusto che a vincere sia stato un atleta vero cone Tortu” ha aggiunto il direttore marketing di Citroen Italia.
La scelta di Ami di puntare su Filippo Tortu come suo testimonial, deriva dalla dna stesso del quadriciclo elettrico che si guida dai 14 anni e che quindi si rivolge ad un pubblico molto giovane.
“Naturalmente siamo entrati nelle scuole a parlare di mobilità sostenibile, perchè è giusto che i ragazzi siano consapevoli e siano coscienti di cosa voglia dire guidare in maniera sostenibile e rispettare l’ambiente. Siamo entrati nelle scuole anche a parlare di temi come la lotta al bullismo e al cyberbullismo. E ci siamo affacciati anche alle associazioni sportive sempre nell’ambito dei giovani. Ed è qui ache abbiamo capito che Tortu faceva al caso nostro” conclude Musumeci. “Ami è un grande ambasciatore di valori, soprattutto per noi giovani. Oggi ci siamo divertiti davanti a tanti ragazzi che hanno passato con noi una giornata all’insegna dello sport e dei valori. Con Ami condivido i concetti di attenzione ai giovani, di lotta al bullismo e attenzione all’ambiente”. Pur avendo perso in pista, Ami continua a mietere successi in Italia a livello di immatricolazioni e di ordinativi. Finora sono stati ben 13mila gli ordini del quadriciclo dal momento del suo lancio (3.400 solo quest’anno), per un mezzo che raccoglie il 60% della quota di mercato.

foto: trl/Italpress

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