TORINO (ITALPRESS) – La Alfa Romeo Milano non arriverà mai in concessionaria. Il nuovo B-Suv del Biscione presentato solo giovedì scorso, infatti, si chiamerà Junior e non più Milano. Ad annunciare la decisione Jean-Philippe Imparato, responsabile del brand, parlando con la stampa italiana. Il motivo è presto detto, il ministro Adolfo Urso, nei giorni scorsi aveva infatti ventilato una possibile violazione della legge del 2003 sui prodotti Italian sounding, poichè la Milano sarà prodotta in Polonia. “Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e tenendo conto che ci sono altre iniziative in corso, abbiamo deciso di chiamarla Alfa Romeo Junior. Io non voglio fare politica, vogliamo fare business”, ha spiegato il manager. “Ho percepito dubbi e incertezze a livello legislativo e ora il problema è risolto”, ha aggiunto.
Imparato non ha parlato direttamente con Urso, ma c’è stata un’interazione con il Mimit. “Non c’è violazione di legge”, ha garantito Imparato ricordando come 4 modelli su 5 sono saranno prodotti in Italia. “E’ da 30 anni che non si investiva così tanto su Alfa in Italia”, ha osservato. E se bastasse pagare la multa? “Noi non paghiamo multe di alcun tipo, Tavares lo dice dal 2018”. Passi indietro? “No, non ci ripenseremo, si chiamerà Junior”. Escluso il ricorso a via legali, saranno riviste marketing e iniziative commerciali, ma l’impatto economico è minimo. Il precedente c’è: nel 2003, quando venne presentata la nuova Panda, si doveva chiamare Gingo, nome troppo simile alla Twingo, e così restò con Panda. Ci sarà un impatto sulle scelte di Stellantis verso l’Italia? “Spero di no, ‘sangue freddo, tranquillo, respiriamò mi ha detto Tavares”, ha concluso Imparato. In una nota, Alfa Romeo spiega che “il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove Alfa Romeo ebbe origine nel 1910”.
Nella short list delle possibili aternative, a stretto giro, oltre a Junior si è ipotizzato anche un rilancio di “MiTo”, la piccola Alfa Romeo che celebrava Milano e Torino, ma si sarebbe tornati al punto di partenza, raddoppiando le polemiche.
Perchè Junior? Alfa Romeo ricorda che dopo il successo della Giulia e della sua versione coupè Giulia Sprint GT, il 26 settembre 1966 venne presentata a Balocco la GT 1300 Junior.
Con Junior verranno infatti identificate anche le versioni analoghe della gamma Spider. Con quasi 92mila esemplari venduti, la GT 1300 Junior diverrà best seller assoluta della gamma e vero status symbol dell’epoca. Stefano Odorici, presidente dell’associazione concessionari italiani del Gruppo FCA, commenta: “Accogliamo favorevolmente la decisione presa dall’azienda di cambiare nome alla vettura da Milano a Junior alla luce delle ultime notizie, che potrebbero influire sul clima di entusiasmo e sull’enorme attenzione che la nuova autovettura sta riscuotendo in questi giorni da parte dei nostri clienti. Junior, come Milano, sono nomi bellissimi, che affondano le proprie radici nella storia del Marchio. Non a caso sono stati da subito tra i preferiti del pubblico”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Stellantis –

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